Nuove priorità di digitalizzazione delle PMI a seguito della pandemia: l’indagine condotta da Var Group e doDigital
L’emergenza sanitaria ha spinto le PMI italiane a focalizzarsi in maniera più efficace sulle proprie esigenze e priorità e a adottare un approccio più consapevole verso i temi del digitale, provocando una notevole accelerazione dei processi decisionali.
Tra luglio e ottobre 2020, ovvero tra la prima e la seconda “ondata” di Covid19 in Italia, doDigital e Var Group (gruppo SeSa Spa) hanno condotto un’indagine su un campione di 250 PMI italiane dal fatturato compreso, per la maggioranza, tra i 10 milioni e i 50 milioni, e rappresentativo di diversi settori industriali e manifatturieri.
In base a quanto emerso dallo studio, la stragrande maggioranza delle aziende concorda sul fatto che la digitalizzazione sia un’opzione oramai irrinunciabile per far fronte alla crisi corrente.
Ha inoltre messo in luce quali siano le priorità digitali per le PMI italiane, nell’immediato e per i prossimi tre anni:
- Secondo il 75% delle imprese, ad essere prioritaria è la digitalizzazione dei percorsi di comunicazione e socializzazione delle informazioni e della conoscenza aziendale. Non si parla dunque unicamente di smart working, ma di tutti i processi trasversali anche esterni all’azienda: per esempio, la gestione dei rapporti con partner e fornitori.
- Il 63% delle imprese prevede di introdurre un CRM per aumentare il customer engagement.
- La percentuale delle PMI che oggi adotta tecnologie di gestione dei big data e di Intelligenza Artificiale equivale, rispettivamente, al 35% e al 14%, ma ben il 52% nel primo caso e il 37% nel secondo si aspetta di farlo entro il 2023.
A partire da questi dati è possibile dedurre due importanti conclusioni: da un lato, la necessità di “fare più con meno” ha spinto le aziende a considerare le tecnologie digitali come asset imprescindibili per generare efficienza e ottimizzare il business. Dall’altro, la maggioranza delle aziende considera prioritario il consolidamento della propria Backbone operativa, e colloca come passo successivo quello di costruire su questa i servizi ad alta innovazione.
Corollario di queste considerazioni è la crescente necessità di acquisire, in azienda, nuove competenze quali il lean thinking, la cybersecurity e la governance dei Sistemi Informativi.
La ricerca è stata citata, tra gli altri, dai quotidiani Il Sole 24 Ore e LaRepubblica: di seguito i link agli articoli.
Il Sole 24 Ore, 08-12-2020
La Repubblica, 20-12-2020